Convento di Sant'Agostino ([1290]-1798), Bergamo
Tipologia: Ente (Ente ecclesiastico)
Sede: Bergamo
Profilo storico-biografico: All'attività pastorale del vescovo Bonghi (1281-92), espressione dell'aristocrazia cittadina della seconda età comunale, vien riportato anche l'insediamento di una comunità di Eremitani di S. Agostino -così racconta, in particolare, padre Donato Calvi, priore dello stesso convento nella seconda metà del Seicento- ma assai scarse sono, anche nel nostro fondo, le notizie sul primo secolo di vita del Convento. Al 1347 viene posto -sia pur con molte incertezze- il compimento della fabbrica della grande chiesa fuori della cinta di borgo Sant'Andrea, che da allora sarebbe stata particolarmente ambita quale luogo di sepoltura dai membri delle maggiori famiglie bergamasche. Gravemente danneggiato nel 1403 da un incendio, esito anche questo degli scontri tra le fazioni cittadine, fu ricostruito dopo una quarantina d'anni, grazie alle donazioni private, sollecitate dall'adesione della comunità monastica alla Congregazione dell'Osservanza di Lombardia (1443): un episodio di risveglio della vita religiosa cittadina favorito dal nuovo dominio veneto. Minacciato anche questo, come il convento di S. Stefano, di distruzione al momento della realizzazione della nuova cinta muraria, fu risparmiato solo per l'intervento (interessato, si dice…) del capitano Sforza Pallavicino, comandante generale delle truppe di Terraferma e sovrintendente all'opera di fortificazione della città. Il Convento poté così divenire, nel Seicento, uno dei principali centri della vita culturale cittadina, ospitando anche diverse scuole e l'Accademia degli Eccitati, fondata nel 1647 per iniziativa dello stesso padre Calvi. (1)
Note: (1) Per notizie generali cfr. La Diocesi di Bergamo (Storia Religiosa della Lombardia, 2), Brescia, La Scuola 1988, passim, e bibliografia ivi cit.
Complessi archivistici:
Link: archiviedocumenti.it/archivi/?prg=2&pro=6