Titolo:

Praeceptum sententiae reformationis.

  
Numero unità:761
Classificazione:1
Data topica:Bergamo, nel Palazzo del Comune,"ad banchum iuridicalem (...) legum doctoris domini Belforti de Spinellis vicarii magnifici domini potestatis"
Estremi cronologici:1464 gennaio 30
Contenuto:Sentenza pronunciata da Giovanni de Agazzis, giudice delegato da Belforte de Spinellis vicario del Podestà, che accoglie il ricorso presentato dal conte Zilbardo, procuratore del conte Cristofo detto Contino de Comitibus de Calepio, e da Guglielmo fu Pietro de la Crota, procuratore del proprio fratello Giovanni e curatore testamentario degli altri fratelli minori, contro la sentenza sulla lite tra essi vertente pronunciata dallo stesso vicario (contenuta in atto rogato dal notaio Corino de Teutaldis), e dispone che tale sentenza di primo grado abbia solo valore assolutorio per entrambe le parti in lite.
A tergo regesto di mano del notaio scrittore e segnatura di mano del sec. XVIII "a=B" (1).
Notaio: Stefano de Lallio, di Lanfranco.
Originale.
Descrizione estrinseca:1 unità documentaria membr., f. 1, mm. 600x127, latino, stato di conservazione: discreta
Note:(1) La mano è nettamente diversa da quelle ricorrenti nei fondi dei Conventi.
Segnatura definitiva:Documento n. 747
Numero scheda:761
Lemmi:Istituzione - Bergamo, Podestà, Vicario
Persona - Agazzis (de), Agaziis (de), Giovanni, giudice del
Persona - Comitibus (de) Calepio (de), Cristoforo, detto Con
Persona - Comitibus (de) Calepio (de), Zilbardo
Persona - Crota (dela), Crotta (dela), Giovanni, fu Pietro
Persona - Crota (dela), Crotta (dela), Guglielmo, fu Pietro
Persona - Lallio (de), Stefano, di Lanfranco, notaio
Persona - Spinellis (de), Spinolis (de), Belforte, di Padova

Link: archiviedocumenti.it/archivi/?prg=2&str=1&unt=761