Carteggio per sanità
Contenuto
Il sottotitolo comprende documentazione relativa alla nomina e alla condotta dei medici, delle ostetriche e dei periti di sanità (veterinari), all'applicazione delle norme sanitarie, alle campagne di innesto del vaccino contro il vaiolo. Dal 1800 presso il comune operavano inoltre due "soprintendenti di sanità", la cui nomina era sottoposta alla Commissione dipartimentale di sanità. Quest'ultima diramava le norme relative all'igiene pubblica (contrasto delle epidemie, tumulazione dei cadaveri, controllo del bestiame, ecc.) e si occupava inoltre della divulgazione di stampati informativi sulla prevenzione e la profilassi delle malattie, che faceva pervenire alle varie amministrazioni comunali attraverso il cancelliere censuario. Avvisi circa l'efficacia di vaccini e rimedi pervenivano a volte direttamente dagli enti ospedalieri. La Commissione di sanità rilasciava inoltre le "fedi di sanità" per il trasporto dei capi di bestiame: queste venivano inviate ai soprintendenti di sanità che si occupavano poi di distribuirle, a pagamento, ai proprietari degli animali. La fede di sanità veniva rilasciata naturalmente in seguito a controlli effettuati dai periti di sanità. I soprintendenti di sanità avevano inoltre funzione di controllo sulle condizioni igieniche locali (sorveglianza sulla regolarità delle tumulazioni, rimozione di carcasse di animali, ecc.). Con la nuova legislazione sanitaria del 1806 vengono istituite le "deputazioni comunali di sanità", che di fatto sostituiscono nelle funzioni i soprintendenti. A Gandino la deputazione è attiva dal 1807.
A Gandino operavano diversi medici chirurghi e diversi "conzaossi" (traumatologi). Le condotte mediche, come quelle ostetriche, venivano assegnate per concorso. Nel 1811 una circolare del viceprefetto raccomanda alle amministrazioni comunali, in attesa dell'entrata in vigore del nuovo "Piano generale delle condotte medico-chirurgiche", la limitazione del servizio gratuito di medici, chirurghi e levatrici, alla cura dei soli poveri.
Particolare rilevanza assume, a partire dal 1806, la vaccinazione contro il vaiolo. Da quell'anno infatti si susseguono le molte disposizioni delle autorità superiori in materia e le campagne di innesto del vaccino effettuate dal medico appositamente delegato. In seguito ad ogni innesto il medico era tenuto stilare una relazione sull'esito dello stesso e ad aggiornare l'elenco dei vaccinati.
Dal 1808 inoltre si avviano in tutti i comuni del distretto i lavori di costruzione dei cimiteri destinati alla tumulazione dei defunti, in base alla nuova normativa prevista dal codice napoleonico (distanza dall'abitato, nuove norme igieniche, ecc.).
In coda alla serie era presente un fascicolo contenente il carteggio relativo all'erezione del cimitero di Gandino, che nel presente riordino è stato inserito nella serie intitolata alle categorie permanenti.
(a.z.)
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