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Il titolo è costituito da un unico fascicolo contenente documentazione dal 1801 al 1813. Come si può ricavare dal carteggio l'archivio notarile cantonale si trovava in Gandino presso la sede della cancelleria censuaria; il cancelliere censuario, infatti, in epoca napoleonica svolgeva anche il compito di archivista del detto archivio. Antecedentemente, invece, stando a quanto descriveva una relazione del podestà di Gandino del 14 marzo 1808, l'archivista era eletto dal consiglio di Valle e normalmente era lo stesso cancelliere o il vice cancelliere di Valle. Con il governo francese, gli atti notarili passarono sotto la custodia dei cancellieri censuari senza alcuna regolare consegna e in mancanza di una disciplina per l'archivista. Per questo l'archivio notarile veniva definito dal podestà confuso e lacunoso. Dal 1808 venne affidato alla custodia del podestà fino al 1810 quando venne trasportato a Bergamo presso l'archivio generale. Il carteggio contiene, dunque, le istruzioni del cancelliere censuario e del giudice di pace circa la compilazione di inventari dell'archivio notarile e la predisposizione di misure di sicurezza per la sua custodia; le comunicazioni della Camera di Disciplina notarile di Bergamo circa il trasferimento dell'archivio cantonale presso quello generale; comunicazioni e richieste di informazioni del pretore, del prefetto e del vice prefetto circa notai e archivi di notai; richieste di certificati vari da parte di notai e richieste di copie di atti notarili da parte di diversi.
(s.b.)