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Con questo titolo si identifica un registro redatto dai notai cancellieri operanti nell'ufficio della cancelleria della comunità tra gli anni 1721 e 1734, per loro utilità.
Nonostante sia pervenuto solo questo esemplare la rigorosità cronologica e la meticolosità delle informazioni riportate inducono a supporre l'esistenza di una tradizione di tale registrazione; rimane tuttavia un genere di documentazione non ufficiale, il cui valore storico-archivistico è legato prevalentemente ad aspetti riguardanti le specifiche mansioni dei funzionari dell'ufficio.
L'estensore infatti, dopo aver apposto la data, annotava ciò che avveniva nella cancelleria, le incombenze da assolvere oltre alla registrazione di alcune deliberazioni emesse dal consiglio di bina e dal consiglio speciale su preciso comando. Numerose sono le verbalizzazioni di atti di comparizione, registrate per l'appunto in cancelleria, per contratti di lavoro e atti di fede, convalidate dalle firme autografe degli interessati; analoghe autenticazioni sono apposte dai rettori del consiglio di bina sotto le rispettive mozioni approvate. Ogni fine anno inoltre compaiono gli elenchi delle persone da proporre per gli incarichi ordinari agli uffici della comunità, elenchi che venivano poi presi in considerazione nei consigli comunali, discussi e "ballottati"(1).
Interessanti sono poi taluni appunti informali, redatti in forma telegrafica, attestanti i compiti quotidiani del cancelliere: scrivere lettere, fare conti, avvisare persone ecc., che offrono un inedito spaccato del ruolo svolto dalla cancelleria della comunità locale.
E' infine da sottolineare che, visti i numerosissimi cambi di grafia, la stesura del registro non spettasse solo al notaio cancelliere in carica, ma vi potessero porre mano anche i subalterni e i coadiutori dell'ufficio, testimoniando in questo modo il carattere e la finalità oggettiva ad esso assegnate.