Comune di Pagazzano
Numero scheda: 1
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Le notizie sulla storia archivistica del fondo sono praticamente inesistenti con l'eccezione di una deliberazione consiglio comunale del 1897 circa le modalità di tenuta dell'archivio e del registro di popolazione ai sensi della circolare del Ministero degli interni del 1 marzo. Si ha notizia di un incarico di ordinamento inventariazione eseguito tra la fine degli anni 80 e l'inizio degli anni 90 il cui esito è consistito in un elenco di consistenza di poche pagine e nella condizionatura dei faldoni dei registri che è stata rinvenuta all'inizio dei lavori. Dalle notizie ricavate dal Censimento degli archivi dei comuni facenti parte del sistema bibliotecario della bassa bergamasca effettuato negli anni 2005-2006 l'archivio comunale risultava costituito (dal 1860 c.a al 2004) da circa 1068 faldoni, 146 registri, 12 scatoloni, 4 scatole e 5 metri lineari di documentazione. L'archivio a quell'epoca era conservato in parte in locali del seminterrato e in altri al secondo piano dell'edificio comunale, oltre che naturalmente negli uffici. Con l'esecuzione del progetto di riordino e inventariazione degli archivi, la quantificazione accertata alla fine del 2009 della documentazione da schedare presente in tutti i locali del municipio presi in esame era di circa 2118 faldoni e 490 registri. Non sono state rilevate notizie circa scarti effettuati in passato.
Al momento dell'inizio lavori, il fondo relativo l'archivio comunale risultava parzialmente condizionato grazie all'intervento descritto sopra. L'esistenza di documentazione ottocentesca era stata genericamente indicata ascrivendo i fascicoli sommariamente descritti alle categorie di appartenenza secondo la scansione del titolario per gli atti d'archivio (detto Astengo) della circolare del Ministero dell'Interno 1° marzo 1897, n. 17/100/2. Nell'esecuzione dell'intervento in oggetto si è preferito isolare questa documentazione ottocentesca e riportarla in una sezione con estremi cronologici antecedenti al 1897 utilizzando i titoli effettivamente attribuiti nella classificazione originaria. Sono state create quindi quattro sezioni per l'archivio comunale: tre sezione di carteggio, dal 1860 1897, dal 1898 al 1972, dal 1973 al 2007 ed una sezione in cui sono confluite le serie particolari. All'ultima sezione di carteggio è stato dato un riordino per serie annuali, tutte le altre sezioni sono state riordinate per serie.
L'esame della documentazione ha evidenziato come i documenti in entrata e in uscita, pur protocollati, siano stati classificati assai raramente. L'assetto ereditato dal precedente intervento aveva inoltre evidenziato come non fosse mai stata utilizzata la classe come ulteriore elemento di classificazione oltre la categoria. Dalla seconda metà degli anni settanta infine ogni ufficio del comune, di fatto, ha gestito la propria documentazione in autonomia creando grandissime frammentazioni nell'archivio e creando un numero elevato di serie. La mancanza di spazio per l'archivio, l'esecuzione di un trasloco degli uffici e la mancanza di un servizio archivistico ha ulteriormente complicato lo scenario. Dall'anno 2007 il comune si è dotato di manuale per la gestione come tale (ai sensi del d.p.r. 445/2000) e con apposito software ha iniziato a gestire correttamente, protocollo, classificazione e fascicolazione. Nell'anno 2011 sono stati ampliati i locali destinati all'archivio, sono stati acquistati nuovi scaffali e con il completamento dell'intervento in oggetto tutta la documentazione, prima disseminata in diversi depositi è stata concentrata nei locali predetti. La documentazione è in buono stato di conservazione salvo alcuni casi che sono stati specificatamente segnalati nell'ambito delle descrizioni delle singole unità.
Soggetti produttori:
Nessuna unità
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