Esattorie e censo
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Tale titolo originario dell'archivio comunale post-unitario di Casnigo, individua una serie di fascicoli contenente materiale documentario relativo, da una parte, all'appalto dell'esercizio dell'esattoria comunale, dall'altra all'effettivo svolgimento di tale incarico. Per quanto riguarda l'appalto dell'esattoria, molti fascicoli testimoniano i passaggi attraverso i quali tale attività di esazione veniva aggiudicata, per una durata triennale, inizialmente, e poi, dal 1871, per una durata quinquennale. In base alla legge del 20 aprile 1871, il consiglio comunale deliberava la percentuale massima che spettava all'esattore sulla riscossione delle imposte; venivano quindi pubblicati nei vari comuni del circondario gli avvisi dell'asta pubblica per l'esercizio dell'esattoria, asta effettuata da un'apposita commissione consiliare; l'esercizio veniva aggiudicato a colui che, a busta chiusa, avesse offerto il ribasso più consistente sulla percentuale deliberata dal consiglio comunale. La nomina doveva poi essere confermata dal prefetto di Bergamo. Un decreto del 1871 prescrive il capitolato a cui l'esattore doveva attenersi, a partire dalla cauzione che questi doveva obbligatoriamente prestare come ipoteca per eventuali ammanchi sulle imposte che doveva riscuotere; queste venivano esatte e versate per conto del comune stesso, della provincia e dell'erario. Accanto alla documentazione riferita all'appalto dell'esattoria comunale, si conservano qui anche la corrispondenza e gli atti riguardanti la sua gestione, a cominciare dalle disposizioni e comunicazioni relative all'esazione dei vari tipi di imposta: la tassa sui terreni, sui fabbricati e sulla ricchezza mobile; la tassa sulla macinazione; la tassa mercantile; la tassa di famiglia, o "fuocatico"; la tassa sul bestiame; la tassa sulle vetture e sui domestici. Sono qui conservati, inoltre, atti relativi agli accertamenti della consistenza patrimoniale dei contribuenti, avvisi di riscossione delle imposte, ingiunzioni di pagamento a contribuenti morosi, vendite all'asta di beni pignorati a contribuenti insolventi. Il quadro istituzionale di riferimento entro il quale si muovono corrispondenza e disposizioni relative a questa attività, è composto dal Ministero delle Finanze rappresentato a livello provinciale dall'Intendenza di Finanza di Bergamo; a quest'ufficio fa poi capo il regio conservatore del catasto di Gandino, a cui fanno riferimento sia l'esattore che la giunta municipale di Casnigo. Prefettura e sottoprefettura mantengono comunque le loro consuete competenze di vigilanza e controllo sulla legalità e regolarità dello svolgimento dell'esercizio dell'esattoria, oltre che delle procedure d'appalto.
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