Cappellania Leoni (1613 - ?), Mornico al Serio


Tipologia: Ente (Beneficio ecclesiastico)

Sede: Mornico al Serio

Profilo storico-biografico: Il beneficio venne istituito nel 1614 (1) da Giovan Battista Leoni fu Ottaviano, notaio, e consisteva nel lascito di una casa posta in via Castello e 70 pertiche di terra la cui rendita doveva servire per il mantenimento di un sacerdote che ogni giorno doveva celebrare una messa in suffragio del defunto e dei suoi antenati presso l'altare di San Giovanni Battista della chiesa parrocchiale. Il sacerdote celebrante venne scelto dal beneficiante fino a quando in vita e dopo di lui, dal discendente più anziano della famiglia e in mancanza di un discendenti da due compatroni scelti tra il parroco del paese e dai presidi del Monastero esistente a Mornico (2). Nella nomina del sacerdote, fatta attraverso un bando che rimaneva esposto per sei giorni nella cattedrale di Bergamo e sulla porta della parrocchiale di Mornico (3), venivano preferiti i discendenti della famiglia, sacerdoti o avviati al sacerdozio, in seconda scelta un qualsiasi sacerdote o chierico che avesse compiuto i 18 anni di età. Una volta che i patroni avessero approvato il sacerdote al Vescovo spettava la nomina. Con ordinanza prefettizia 13 luglio 1865 n 10920/1309 il comune venne riconosciuto compatrono della cappellania Leoni (unità 5.1-5). Nel 1876 insorse una vertenza tra il comune e la parrocchia per stabilire chi dei due enti doveva nominare il cappellano (4). Il primo cappellano di cui si ha traccia nell'archivio comunale è Pietro Fogaroli, morto nel 1826, a cui subentra il sacerdote Luigi Mascheroni (unità 5.1-1). Nel 1876 venne eletto il sacerdote Giuseppe Terzi, con l'onorario annuo di lire 700 e l'obbligo della celebrazione di 365 messe come da testamento, ma la Sotto Prefettura di Treviglio annullò l'esecuzione della delibera (unità 5.1-7). Nel 1877 venne ancora nominato il sacerdote Giuseppe Terzi fu Antonio con uno stipendio annuo di lire 725 e un ugual numero di messe da celebrare (unità 5.1-8). Nel 1883 venne nominato il sacerdote Alborghetti Angelo con un onorario di lire 725, le messe da celebrare scendono a 265 (unità 5.1-10); nel 1891 il numero delle messe venne ulteriormente diminuito in 252 su richiesta del cappellano Alborghetti (unità 5.1-14). Nel 1897, sempre il cappellano Alborghetti, chiese un'ulteriore diminuzione delle messe ma questa volta il consiglio comunale rigettò l'istanza (unità 5.1-17). Nel 1903 venne nominato cappellano il sacerdote Francesco Colombo con l'onorario annuo di lire 612,85 e l'obbligo della celebrazione di 252 messe. Già nel maggio del 1904 il sacerdote Francesco Colombo rinunciò all'officio della Cappellania e venne quindi nominato, nel 1906, con effetto dal 1907, in accordo con il parroco, il sacerdote Stefano Gatti (5). L'onorario per il nuovo cappellano scese a lire 563,07 ma il numero di messe da celebrare rimase invariato (unità 5.1-20 e 5.1-21).

Note: (1) Con strumento 15 aprile 1614 unità 4381. (2) Dopo la soppressione del monastero, di cui non si conosce l'ubicazione, subentrò la Giunta Municipale. (3) Unità 4833. (4) Unità 5.1-7, 5.1-8 e 5.1-9. (5) Già secondo coadiutore della parrocchia.


Complessi archivistici:
Link: archiviedocumenti.it/archivi/?prg=97&pro=5